I racconti di Guy de Maupassant: Una scampagnata

Il racconto Una scampagnata (Une partie de campagne) fa parte, così come tante altre historiettes, della raccolta ‘La casa Tellier’, pubblicata per la prima volta nel 1881.

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Una scampagnata: trama

Dufour, piccolo commerciante parigino, ha organizzato una gita in campagna vicino la Senna. Ad accompagnarlo sono: la moglie Petronilla, la figlia Enrichetta, la suocera e un giovanotto svogliato dai capelli biondi.
Da cinque mesi si progettava una scampagnata per poter lasciare la città e godersi il piacere di una merenda all’aria fresca. Ma quella che doveva essere una tranquilla uscita in famiglia, si trasforma ben presto in un’avventura molto particolare per Petronilla ed Enrichetta.
Dopo aver mangiato e bevuto a sazietà, due canottieri invitano i presenti a fare un breve giro sul fiume. Il signor Dufour e il giovane dai capelli biondi, appesantiti dal lauto pasto, declinano con garbo, mentre signora e signorina accettano volentieri.
Sul fiume prendono il via due lance: una con Enrichetta e il canottiere Enrico e l’altra con la signora Petronilla e il secondo canottiere. Le due lance dopo un po’ si separano e le coppie rimangono sole e indisturbate.

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Passano due mesi ed Enrico, per puro caso, entra nel negozio della famiglia Dufour dove apprende con grande sorpresa che Enrichetta è convolata a nozze; un matrimonio concordato già da tempo dai suoi genitori.
I giovani, però, sono destinati a incontrarsi di nuovo. Dopo un anno, infatti, lui la ritrova esattamente nello stesso punto nascosto raggiunto dalla loro lancia. Ma Enrichetta non è sola, è accompagnata dal marito, un giovanotto dai capelli biondi che sonnecchia beato.
I due si mettono a chiacchierare. Enrico dice che spesso si ritrovava a pensare a quel luogo e a loro due, mentre lei gli confessa di pensarci tutte le sere.
L’intimo dialogo viene interrotto dal marito che invita la consorte, tra uno sbadiglio e l’altro, a fare ritorno a casa.

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I diversi modi di concepire e vivere la vita

Una scampagnata unisce due temi molto studiati dal Nostro: la piccola borghesia e la campagna.
E qui vengono presentate in un unico spazio, mettendole a confronto fino a sottolinearne le molteplici differenze attraverso un’ironia tagliente.
La famiglia Dufour scappa da Parigi e dalle sue frenesie per godersi il brivido di una merenda tranquilla sulle rive della Senna.
Ancora una volta è la puntigliosa descrizione degli ambienti e delle persone che permette a Maupassant di esaminare i diversi modi di concepire e di vivere la vita.
I Dufour, gente di città, in campagna sono esseri goffi, nuovi alle viste multicolore che l’ambiente offre e appesantiti dal cibo e dall’aria fresca.

“Lei diede dei secchi colpetti con la mano al suo vestito di seta per farne cadere la polvere, poi guardò il luogo dove si trovava […] Respirava a fatica, oppressa orribilmente dal busto troppo stretto”
– p. 91

Immagini assolutamente in contrasto con quella dei canottieri, giovani e aitanti, abituati al lavoro fisico e ai luoghi all’aperto.

“Ella si volse di nuovo verso i giovanotti e, indicando le loro braccia: «Non sentite mai freddo, » disse, «a star così?» Essi si misero a ridere e sbalordirono la famiglia col racconto delle loro fatiche straordinarie […]”
– p. 94

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L’autore gioca sulla semplicità dei piccoli borghesi messi in difficoltà dalla semplicità della vita rurale.
Ma torna a farsi serio su un finale aspro, definitivo. La signora e la signorina Dufour vivono (forse per la prima volta in tutta la loro vita) emozioni travolgenti, emozioni destinate a rimanere nascoste, dimenticate in quel luogo libero.
Facendo ritorno a casa, infatti, ognuna deve necessariamente ricoprire quel ruolo imposto già dalla nascita: essere “la moglie di” e “la futura moglie di” nel loro piccolo e vuoto mondo borghese dove denaro e rispettabilità sono molto più importanti della passione e dei sentimenti.

Marilisa Pendino 

Vi lasciamo alla lettura di Una scampagnata:

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